Arti Visive Contemporanee
Breve intervista a Ferruccio Gard
a cura di Maurizio Vitiello
E’ difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?
A volte è possibile, altre no.
La tendenza è comunque verso una maggiore apertura.
L’arte più è varia e più è bella.
Vuoi trasferirti a Roma o a Milano?
Roma è la città più bella del mondo, Milano è la capitale italiana dell’arte. Milano, sto arrivando ….
Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024?
Un paio di personali e una mostra dedicata agli artisti cinetici indipendenti.
Non l’ha mai fatta nessuno, sarebbe una grande novità.
E sono una ventina i cinetici indipendenti di gran nome, e, purtroppo, in gran parte dimenticati.
L’ho proposta a musei e fondazioni, per ora senza alcun risultato.
Ecco, è più facile fare le mostre sui gruppi, dal Gruppo N al gruppo T, l’aspetto più noto dell’arte programmata e cinetica.
Ma sono sempre quelli.
L’arte cinetica è l’ultima avanguardia del ‘900 europeo, trascurare i cinetici indipendenti è un grande errore, e anche una mancanza di rispetto verso quei maestri, ormai in gran parte defunti.
E dimostrare, da parte di alcuni critici e curatori noti, che in fatto di storia dell’arte qualche carenza ce l’hanno, eccome.
La stampa ti ha seguito, ultimamente?
Sì, e ne sono molto contento.
Hai partecipato a Fiere d’Arte?
Molte, da Art Basel Miami, Bologna, Verona, Genova, Bergamo e Padova.
Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?
In parte sì, sicuramente, con l’incognita dell’intelligenza artificiale.
Sarà vera arte?
Negli Usa alcuni magistrati hanno sentenziato che chi fa opere con l’AI non può avere il diritto d’autore.