L’Arte che unisce
IL PROGETTO DI RESTAURO E AVVIO DEL CANTIERE DEL COMPIANTO DI SANT’ANNA DEI LOMBARDI
È ancora possibile “adottare una statua” e contribuire al recupero dello storico monumento
Di Rita Felerico
Poche sono le conoscenze in nostro possesso sulla formazione artistica di Guido Mazzoni che, da fonti documentarie, risulta essere un fine artigiano della terracotta e abilissimo nella produzione di maschere teatrali in cartapesta, nonché di grandi apparati decorativi per le feste e le processioni pubbliche. Anche da questa maestria deriva il talento nel riprodurre con precisione tratti anatomici ed espressivi, come si vede in questi Frammenti e nell’uso della policromia, come in queste opere
Il successo Guido lo conquistò coltivando un genere artistico che nel XV secolo era molto in voga, specialmente nell’Italia del nord : gruppi di statue a grandezza naturale raffiguranti il Compianto sul Cristo morto. Guido realizzò tra il 1475 e il1490 un numero di sculture su questo tema : il Compianto di Busseto, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli (a quel tempo affidata ai Minori Osservanti), quello di Modena nella chiesa di San Giovanni Battista, di Ferrara presso Santa Maria della Rosa (ora nella Chiesa di San Michele del Gesù); poi ancora un Compianto a Cremona (andato disperso) e uno a Venezia (del quale si conservano frammenti presso i Musei Civici di Padova. vedi foto sopra). Da qui derivano i numerosi riconoscimenti dell’alta nobiltà e la sua fama lo portò a Napoli nel 1491, chiamato dalla corte aragonese di Ferdinando I, per il quale realizzò anche un busto di bronzo conservato presso il Museo di Capodimonte
La chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Monteoliveto accoglie il suo Compianto, un’opera che rivela la perfezione di cui era capace nell’eseguire i ritratti (Giuseppe d’Arimatea nei panni di Ferdinando I, Alfonso d’Aragona in quelli di Nicodemo )e nel suggellare le emozioni, il dolore, lo sgomento, nei visi, negli atteggiamenti dei personaggi che coralmente si partecipano la sofferenza, non vivendola in solitudine.
La realizzazione del Compianto di Napoli è ricordata anche da Vasari(il quale non dimentichiamolo affrescò la sagrestia della chiesa) :
«[…] uno scultore […] chiamato Modanino da Modena, il quale lavorò al detto Alfonso una Pietà con infinite figure tonde di terracotta colorite, le quali con grandissima vivacità furono condotte, e dal re fatte porre nella chiesa di Monte Oliveto di Napoli, monasterio in quel luogo onoratissimo; nella quale opera è ritratto il detto re inginocchioni, il quale pare veramente più che vivo; onde Modanino fu da lui con grandissimi premii rimunerato.»
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Il progetto di restauro del Compianto di Sant’Anna dei Lombardi, così come ideato, non è solo una operazione di recupero di un’opera d’arte particolare legata al periodo rinascimentale ( Napoli non custodisce moltissimo di quest’epoca ), ma il suo valore aggiunto è anche e soprattutto nella sua proposta di coinvolgimento. Dopo l’avvio dato dall’Associazione Friends of Naples, leggiamo nel comunicato stampa, preciso obiettivo è far interagire al progetto un numero più ampio di sostenitori, desiderosi di partecipare al completo recupero dell’opera. Per il restauro occorrono infatti oltre 100mila euro, parte dei quali già raccolti con il coinvolgimento dei mecenati dell’Associazione Friends of Naples grazie ai quali saranno avviati i lavori: Banca di Credito Popolare, Fondazione Emiddio Mele, Orazio e Sveva de Bernardo e Rossopomodoro. C’è ancora la possibilità di “adottare” alcune delle statue che compongono l’opera – ciascuna per un valore di circa 15mila euro – o contribuire con una erogazione liberale a Friends of Naples www.friendsofnaples.org.
L’intervento di restauro a cura di DAFNE Restauri, con il supporto di Coop4Art e Officina dei Talenti, si compone di varie azioni, dal restauro conservativo del gruppo scultoreo all’inserimento di basamenti ad azione antisismica nonché la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione. Il progetto è stato redatto d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli che seguirà costantemente i lavori di restauro dell’opera
Grazie a Friends of Naples Onlus ci è stata donata già molta bellezza, il restauro del monumento funebre di Don Pedro Álvarez de Toledo nella Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, il restauro degli affreschi e del pavimento della Cappella Capece Minutolo nel Duomo di Napoli, gli interventi all’interno della Cella di San Tommaso d’Aquino presso il Convento di San Domenico Maggiore, ne sono solo qualche esempio. Ma ancor di più oggi ne apprezziamo l’impegno perché la loro collaborazione con i partner non solo darà vita ad un cantiere aperto, di nessun intralcio al flusso dei visitatori, anzi di coinvolgimento nel descrivere loro anche i lavori che si vanno ad eseguire, ma ad un innovativo percorso di valorizzazione multisensoriale del Compianto, grazie alla adesione e collaborazione con la cooperativa sociale ParteNeapolis. Quest’ultima, inoltre, tramite i fondi PNRR, realizzerà anche un progetto di abbattimento delle barriere architettoniche, che permetterà a tutte le persone di sperimentare la bellezza di Sant’ Anna dei Lombardi, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, sensoriali, intellettive, anagrafiche, culturali, linguistiche e religiose.
Sono intervenuti alla presentazione del progetto : il Direttore Generale Archeologia belle arti e paesaggio del MiC Luigi La Rocca, i funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, l’arch. Rosalia D’Apice, il dott. Alessio Cuccaro, la dott.ssa Annunziata D’Alconzo, l’arch. Elisa Di Crescenzo; il Presidente di Friends of Naples Alberto Sifola; il Presidente Mario Sicignano di ParteNeapolis Cooperativa Sociale.