Capita che mi cerco

letteratura e poesia

-da Saggi di Michel Signore di Montaigne-
a cura di Fabiola Giorgi

Capita che mi cerco ma non mi trovo, vado avanti a tentoni, attraverso la vita cercando appigli, un sostegno (una presa) capita di scovarlo nella poesia di uno sguardo altrui, forse ho bisogno anche di questo di quando in quando, di quello sguardo che scevro da tabù, stranezze, fissazioni afferri (colga) quello che non riconosco, piccoli pezzi da ricomporre, forse in puzzle un pò bizzarro ma che mi aiuta a definirmi.

Io non sono del tutto padrone di me stesso e del mio modo di essere. Il caso ha un potere più grande su di me. L'occasione, la compagnia, il tono stesso della mia voce traggono dal mio spirito più di quello che vi trovo quando lo sondo e lo uso per conto mio. […] E mi accade anche questo: che non mi trovo dove mi cerco; e trovo me stesso più per caso che per l'indagine del mio giudizio.

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