Nebbia napoletana
di Luciano Scateni
Gli esperti di meteo (ricordate il mitico colonnello Bernacca?), in un passaggio cruciale dei loro pronostici raccomandavano prudenza agli autisti di auto e camion con la frase rituale “Nebbia in valpadanaâ€. Altri tempi, quando l’umanità gareggiava colpevolmente nell’inquinare l’atmosfera e agevolava l’impunità dei responsabili dello smog.
In piena crisi climatica, di iceberg che diventano acqua, siccità devastanti, alluvioni disastrose, autunni a temperatura agostane, ai meteorologi è sfuggita l’anomalia di ‘o sole mio’, canzone ispirata per errore dal clima di Partenope, che non è ’O paese d’ ‘o sole. È un mito da sfatare: a Napoli piove più che a Milano e Torino. da ottobre 2020 a oggi, sui privilegiati partenopei sono caduti 2.583 millimetri di pioggia. A Milano appena 1.689, a Torino 1.424. Sulla capitale del sud un metro di acqua piovana in più e il dato invita a perseguire soluzioni finora inesplorate e per esempio lo stoccaggio della pioggia in cisterne da utilizzare per l’irrigazione in agricoltura e usi industriali. Tanta pioggia non è l’unica anomalia climatica di Napoli, la sola smentita di detti popolari. Ai napoletani che aprono gli occhi all’’alba, qualche mattina fa la città è apparsa velata da una fitta nebbia. Aerei dirottati dall’aeroporto di Capodichino, navigazione nel golfo out.
Ieri notte era previsto e si è celebrato il rituale change tra ora legale e ora solare. Lancette degli orologi indietro di un’ora e come conseguenza sessanta minuti di luce pomeridiana in meno. Questa la decisione dell’Italia, non condivisa da altri Paesi europei, che scelgono di risparmiare energia elettrica lasciando inalterata l’ora legale. ‘Altroconsumo’ sostiene che in anni di costi alle stelle, come quello attuale, l’ora legale promuove il risparmio energetico. Le stime di Terna sui consumi nei 7 mesi in cui è stata in vigore l’ora legale (dal 27 marzo al 30 ottobre) raccontano che l’Italia ha risparmiato circa 190 milioni di euro, grazie al minor consumo di energia elettrica (420 milioni di chilowattora). Il risparmio equivale al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Se si considera il minor consumo di energia dal 2004 al 2021 l’Italia ha risparmiato 10,5 miliardi di kilowattora e i cittadini oltre 1,8 miliardi di euro. Al minor consumo di energia corrisponde minore impatto ambientale. L’ora legale favorisce una riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Il Centro Studi di Conflavoro Pmi: “Mantenere l'ora legale significa risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 sui consumi dell'elettricità .
In tanti, per combattere la dura battaglia contro il caro bollette, guardano la Tv al buio, fanno docce velocissime, evitano di abusare dell’acqua calda, attivano la lavatrice ogni due sabati, nell’ora di minor consumo energetico. Chissà che non si diffonda l’idea romantica della cena al lume di candele…