Dialoghi celesti, Medjugorje e dintorni
di Luciano Scateni
Il trucco è ben congegnato e solo un’indagine laica può scoprire la ‘miracolosa’ contiguità tra suggestione e invenzioni telematiche che illudono i fedeli, pronti a giurare su apparizioni di Madonne e Santi e in casi di mistificazioni meno ‘professionali’ giurano sulle lacrime di sangue di statuine. L’esca per accalappiare anime in pena, bisognose di conforto, mentalmente fragili, affette da gravi malanni, è appetitosa grazie a testimonial attendibili, preferibilmente titolari con un buon seguito di follower. L’ex giornalista Brosio è divenuto catalizzatore del ricco turismo religioso che frutta cifre miliardarie al complesso nato e scresciuto attorno al ‘miracolo’ della madonna di Medjugorje, che apparirebbe a scadenza fissa a cinque contadinotti con messaggi celesti. L’allettante affare, alla pari del culto di padre Pio, su cui è nato un ricchissimo polo turistico, sollecita la fantasia di scaltri seguaci. L’ultimo ‘caso’: tale Gisella Cardia, siciliana, ex imprenditrice, ha rivelato di vedere lacrime di sangue sul volto della statuetta della Madonna riportata da un viaggio a Medjugorje. Il raduno di fedeli avviene su un terreno che l’ex imprenditrice e il marito hanno comprato grazie al generoso lascito di un tale che avrebbe ricevuto una grazia dalla Madonna. Dice la Cardia: “La Madonna ha indicato il posto. Come prima scelta aveva puntato su un altipiano più prestigioso, rampa di lancio di deltaplanisti. Al loro rifiuto, ha cambiato idea e ha indicato il luogo dove incontrare la Cardia il giorno 3 di ogni mese l’incontro e dialogo con lei in diretta”. Il ‘Miracolo di Travignano ha convinto l’interlocutrice della Madonna a fondare una onlus a cui arrivano ‘spontanee’ donazioni. Il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, ha istituito una commissione per indagare sulla presunta veggente. E Papa Francesco? Personalmente non si è sbilanciato. (nelle foto alcune di molte pagine che si occupano della Madonna di Trevignano)