La lezione dei classici / Goffman: l’ordine dell’interazione
Di Pasquale Martucci
A proposito del saggio di Erving Goffman, L’ordine dell’interazione, a cura di Pier Paolo Giglioli, Armando 1998, or. 1983.
Erving Goffman in occasione del Congresso del 1982 dell’American Sociological Association, aveva preparato un discorso, che non riuscì a pronunciare per il sopraggiungere della malattia che lo porterà alla morte, sull’interazione faccia a faccia, sulla reciproca co-presenza, identificando forme, strutture e processi, cercando di offrire una sintesi del suo pensiero. Quel testo fu pubblicato nel 1983; in Italia apparve nel 1998, a cura di Pier Paolo Giglioli, che si era già occupato di Goffman. (1)
Il sociologo canadese naturalizzato statunitense è conosciuto soprattutto per la sua opera: “La vita quotidiana come rappresentazione” (2), in cui esprime una teoria sociale che si riferisce ad una società non omogenea, ma che si rivolge a tanti contesti specifici, chiamati teatri rituali, nei quali il comportamento degli individui è da interpretare nell’ambito dell’interazione tra gli stessi. Queste tematiche sono presenti nel saggio: “L’ordine dell’interazione” (3), in cui si occupa espressamente dell’interazione con due o più persone co-presenti e “reciprocamente esposte l’una alla immediata percezione dell’altra”. (4)
Goffman critica i due approcci prevalenti: 1) l’interazione come effetto di strutture sociali e contesti istituzionali, che enfatizzerebbe l’influenza dei determinismi sociali (analisi strutturale); 2) l’interazione come azione dei singoli……………………
La lezione dei classici / Goffman: l’ordine dell’interazione – RICOCREA di Pasquale Martucci