Intervista all’artista calabrese Pino Labarbera,
a cura di Maurizio Vitiello.
Pino Labarbera, nasce a Reggio Calabria dove vive e opera.
Ha compiuto gli studi artistici all’Istituto Statale d’Arte, e all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Ha insegnato nelle accademie delle città di Urbino, Roma, Catanzaro, Reggio Calabria e Catania.
Il 27 dicembre 2011 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con linguaggi diversi, dall’incisione alla pittura, dall’opera plastica all’installazione in cui è evidente una marcata simbologia che rimanda auna visione archetipale e antropologica dell’esistenza.
Ecco le domande:
E’ difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?
Viviamo nell’era dove oggi tutto è possibile.
Vuoi trasferirti a Roma o a Milano?
Se ci sono i presupposti, potrebbe essere un’ottima idea.
Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024?
Per il 2024, ho in già in progetto una personale presso il Teatro Vittorio Emanuele a Messina.
Una presso lo spazio Ca’ doro a Reggio Calabria.
Successivamente, se si presentono delle opportunità valide ne terrò conto.
La stampa ti ha seguito, ultimamente.
Si!
Nel mio percorso artistico a oggi, si sono interessati molte riviste artistiche e giornali, come Segno, Arte, Flash art, Orizzonti Culturali …
Hai partecipato a fiere d’arte.
Expo Art di Bari.
Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici.
Oggi, l’arte contemporanea è in evoluzione, con l’era del digitale tutto è cambiato e tutto è diventato nuova ricerca.
Secondo il mio modesto avviso, la pittura rimarrà sempre quel mezzo che ci permette di realizzare qualsiasi forma espressiva ed emotiva da trasmettere sul fondo bianco.