Euforia, cum judicio
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Di Luciano Scateni
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Senza la follia del kamikaze made in Japan Suzuki (non ha nulla a che fare con chi produce le auto) è molto, molto probabile che il simpatico e bravo Pecchia sarebbe tornato in Emilia con lâuno a zero meritato del suo Parma e il racconto di una neopromossa di lusso dominante il Napoli old style del deludente post scudetto. Il dubbio: forse lâimpertinente number one degli scudocrociati prima di presidiare la rete in un campo di calcio ha militato nel rugby e di quella esperienza ha conservato il fondamentale del âplaccaggioâ, operato ai danni di Neres. Inevitabile lâespulsione e gli dèi in empatia con la sirena Partenope, hanno regalato agli azzurri il determinante 11 contro 10, ma di piĂš, la disperazione di Pecchia che, esaurite le possibilitĂ dei 5 cambi, non ha potuto sostituire Suzuki con il portiere di riserva. Tra i pali si è sacrificato Delprato, portiere dilettante allo sbaraglio e se il Parma ha incassato solo un paio di gol (profittando dellâextra time) è giĂ un miracolo, perfezionato da Meret, a sua volta benedetto dal cielo, che in zona Cesarini ha salvato il 2 a 1 da un quasi gol di Almqvist. Riflessione: non si fa il bene degli azzurri con titoli come âIl Napoli soffre e trionfa al Maradonaâ (la Repubblica). Il Conte dellâesordio in cabina di regia, nelle tre partite con Verona, Bologna e Parma non ha dato segni di superamento della mediocritĂ gestita da Mazzarri, Garcia, Calzona. Per legittimare la credibilitĂ di âmisterâ di lusso De Lau ha svuotato le cassa, deluso per la mancata contropartita della âvenditaâ di Osimhen e gli ha messo a disposizione quanto ha chiesto. Sentenza rinviata e curiositĂ professionale per capire se ha senso lâeuforia dei âForza Napoli sempreâ che sognano trionfi dopo un paio di vittorie per nulla esaltanti, o la prudenza. Â