Focus sull’Arte Contemporanea con l’ntervista esclusiva al saggista e gallerista Enzo le Pera,

Focus sull’Arte Contemporanea con l’ntervista esclusiva al saggista e gallerista Enzo le Pera,

a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello.

 

È difficile concretizzare mostre su diversi codici operativi, oggi?

Non c’è una particolare difficoltà legata all’oggi più che a ieri.

Una stasi c’è stata col covid, ma siamo in netta ripresa.

Come sempre, si tratta di operare una buona scelta, che tenga, altresì, conto di presentare al meglio l’artista con una critica avveduta, un buon catalogo e la possibilità di vendite in galleria.

 

Vuoi trasferirti a Parigi, Londra o NY?

Sto bene dove sono, in terra di Calabria, regione dolce e bellissima.

La mia “comfort zone” è la sedia della mia galleria d’arte Il Triangolo, a Cosenza, dove mi sento papa-re del mio operare, e dove ho organizzarto circa trecento mostre dei più grandi artisti italiani, da Morandi a Carrà, Guttuso, Levi e tanti altri e di giovani calabresi.

Se poi dovessi subire una sorta di ostracismo, mi trasferirei a Napoli, la città-mondo che mi ha visto studente universitario alla Federico II e che amo, oppure a Parigi, città che mi sta nel cuore al pari della città partenopea, che ho sempre frequentato e dove, da Christie’s ho acquistato, negli anni Ottanta, un corpus di disegni di Fernand Léger prima e di Raoul Dufy poi e ancora per l’ acquisto e la successiva vendita del volume La Rivière enchantée di René Héron de Villefosse, illustrato da 27 acqueforti e tre disegni originali di Léonard Foujita, che avevo comprato sei anni prima a Vercelli, in una casa d’aste che non ne aveva compreso l’importanza economica, vendita che mi ha consentito l’acquisto delle mura de Il Triangolo.

 

Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?

Nella tarda primavera, oppure ai principi dell’autunno avrò una mostra di disegni e piccole sculture di Francesco Arabia, un architetto cosentino, con testo in catalogo di Ghislain Mayaud.

 

La stampa ti ha seguito, ultimamente?

Ho sempre goduto di buona stampa, perchè ho operato in città a buon livello. Ho aperto galleria nel lontano 1973 con un’ importante mostra di Ernesto Treccani, che avevo conosciuto nel suo studio milanese, l’anno precedente, durante il mio viaggio di nozze.

L’artista mi fece dono di un acquerello e mi promise che avrebbe inaugurato la galleria quando l’avessi aperta.

Il maestro mantenne la promessa.

 

Hai partecipato colla tua galleria “Il Triangolo” a Fiere d’Arte?

Negli anni ottanta-novanta la galleria partecipò a un’Arte Fiera di Bologna e a dodici Expo Arte di Bari.

 

Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?

L’aforisma di Eraclito, Panta rhei, ci insegna che tutto cambia, è tutto un continuo divenire, eppertanto cambiano anche codici e canoni dell’arte.  Dall’arte fatta di colori, pennelli e tele, e dalla scultura “che si fa per forza di levare”, come diceva Michelangelo, siamo passati oggi all’opera d’arte degli NFT.

In mente Dei è l’arte dell’avvenire.

 

Attualmente, il mercato dell’arte è florido?

Dalla crisi del 2008 siamo passati alla crisi causa covid.

Oggi si intravede una ripresa, lenta ma continua.

La speranza è che possa diventare robusta.

 

Perché l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?

Perchè l’arte aiuta a vivere, fa sognare.

La sola parola non è sufficiente; l’uomo è un essere non solo razionale, ma anche emotivo, che ha bisogno di esperienze interiori.

 

Vedi la tua città nel contesto attendibile del circuito dell’arte contemporanea?

Cosenza è città d’arte, tra le più importanti del Sud.

Basti pensare al M.A.B. (Museo all’Aperto Bilotti), e alla Galleria Nazionale.

Il Museo all’aperto, donazione del mecenate Carlo Bilotti, è sul corso principale, Corso Mazzini, dove sono posizionate 33 sculture dei più grandi artisti nazionali e internazionali: Consagra, Dalì, De Chirico, Fazzini, Gallo, Gonzales, Greco, Manzù, Martini, Mastroianni, Modigliani, Giò Pomodoro, Raphaël Mafai, Rotella, Sironi, Sosno, Martini e altre ancora sono in attesa di collocazione.

Nell’intera città sono sistemate oltre 50 sculture.

Sull’argomento, a ottobre dell’anno scorso, per l’editore Pellegrini, ho pubblicato la Guida alle sculture di Cosenza, reperibile in molte edicole e librerie cosentine e online.

“La Galleria Nazionale, come recita il sito del museo, ha sede in Palazzo Arnone, maestoso edificio sorto nel Cinquecento nel centro storico della città. Nei suoi spazi espositivi si snoda un percorso che mostra momenti significativi dell’arte dal XVI al XIX secolo con opere di pittori nati in Calabria, come Pietro Negroni, Marco Cardisco, Francesco Cozza e di artisti napoletani che hanno influenzato la pittura locale.

Di grande interesse è il nucleo costituito dalle opere di due protagonisti del Seicento: il calabrese Mattia Preti e il napoletano Luca Giordano.

La sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni documenta l’attività dell’artista dal 1906 al 1915, dagli anni della formazione fino alla piena affermazione futurista; di particolare interesse gli studi che rivelano la genesi de “La risata”, esposta nel Museum of Modern Art di New York.

Grazie a donazioni e acquisti, la raccolta del museo include sculture di Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Emilio Greco, Antonietta Raphaël, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Bizhan Bassiri.

Il museo espone, in comodato d’uso, la collezione Intesa Sanpaolo, che dalla piccola tavola raffigurante “Cristo al Calvario e il Cireneo”, attribuita a Lazzaro Bastiani al pastello “Gisella” di Umberto Boccioni ripercorre le maggiori correnti artistiche dal Quattrocento al Novecento.

Le espressioni artistiche contemporanee del territorio sono documentate dalle opere di Cesare Berlingeri, Giulio Telarico, Alfredo Pirri”.

13 – Enzo Le Pera
10 – Ritratto di Enzo Le Pera di Walter Piacesi
9 – Ritratto di Enzo Le Pera di Silvio Loffredo
8 – Ritratto di Enzo Le Pera di Salvatore Anelli
7 – Nicola De Luca versus Enzo Le Pera
6 – Enzo Le Pera visto da Natino Chirico
5 – Ritratto di Enzo Le Pera di Enzo Faraoni
4 – Ritratto di Enzo Le Pera di Elda Longo
3 – Ritratto di Enzo Le Pera di Diego Minuti
1 – Ritratto di Enzo Le Pera di Albino Lorenzo

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