Focus sull’eccellente lavoro di analisi di Carlo Di Lieto sul libro “La donna e il mare – Gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò”, edito da Roberto Vallardi Editore.

Focus sull’eccellente lavoro di analisi di Carlo Di Lieto sul libro “La donna e il mare – Gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò”, edito da Roberto Vallardi Editore.

di Maurizio Vitiello

Nel corso della sua vita, Carlo Di Lieto, critico letterario nonché docente di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” e collaboratore di diverse riviste, ha incontrato Corrado Calabrò, poeta affermato e di profonda risonanza, non solo a livello nazionale.

Dall’unione di due menti capaci di allargarsi oltre gli orizzonti, laddove finisce il mare e comincia l’immenso, è nata una delicata opera scritta da Di Lieto “La donna e il mare-Gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò”, edito da Roberto Vallardi Editore.

L’approccio del saggista e scrittore Di Lieto a Calabrò è di tipo psicanalitico.

La scrittura del poeta, infatti, viene analizzata dal punto di vista introspettivo, cosicché la realtà viene trasfusa in un’atmosfera in cui a dominare sono ricordi, immagini, desideri, passioni che s’incontrano e confondono determinando una dimensione, che appare trasognata ed è proprio attraverso essa che è possibile cogliere le fattezze dell’inconscio e le verità che si nascondono sotto il velo del mondo fenomenico.

Si trapassa verso la consapevolezza che al di là di ciò che appare e che accade è necessario andare oltre che consente di spostarsi dal principio di realtà verso il principio di piacere.

Nel travaglio della vita è possibile raggiungere, lentamente, ma, probabilmente, inesorabilmente, un piacere che nella monografia dedicata a Calabrò, Di Lieto fa coincidere con l’immagine della donna e con l’archetipo del mare.

Ed è ancora in un’altra opera di Carlo Di Lieto Pirandello «segreto» – Fantasmi e passioni di una vita”, pubblicato da Marsilio Editore, che si affaccia la psicanalisi come strumento di indagine e di ricerca del tessuto esistenziale di un colosso della Letteratura italiana, Luigi Pirandello di cui Di Lieto va a scontornare le fattezze più segrete e, quindi, inedite.

Attingendo non solo da Freud, ma anche da Ignacio Matteo Blanco, Di Lieto indaga sul malessere dell’io soffermandosi sulla passione pirandelliana per la musica e l’arte da cui, attraverso un processo visionario di creatività, materializza un itinerario oscillante tra realtà cosciente e incosciente.

Attraverso le fonti Di Lieto ci conduce nel dramma di ogni personaggio di Pirandello, simbolo della condizione umana e, utilizzando la scrittura, curata e attenta, si fa interprete di un mondo che, attraverso le visioni immaginarie e fantasiose, sboccia in un itinerario esistenziale che conduce oltre l’oltre, laddove è possibile abbandonarsi ad una dimensione liberatoria.

A chi vuole appassionarsi a una lettura profonda quanto amabile diventa un intimo piacere abbandonarsi alle parole, misurate quanto forti e calde, di Carlo Di Lieto, che emoziona e trascina in un universo plurale.

Sono libri di forte qualità interpretativa, che permettono di conoscere il bravissimo poeta Corrado Calabrò e un immenso, intramontabile Luigi Pirandello, Nobel 1934. 

adminlesociologie

adminlesociologie

Lascia un commento

Questo sito utilizza i cookie e richiede i tuoi dati personali per migliorare la tua esperienza di navigazione.