Guerra o pace?

Guerra o pace?

di Luciano Scateni

Ordigni nucleari ad ‘effetto contenuto’: Putin minaccia di fornirne alla Bielorussia per annettersi l’Ucraina, dopo averla rasa al suolo. La Gran Bretagna risponde con l’annuncio dell’invio a Zelenski di armi all’uranio impoverito, la Russia ricorre alle incursioni di droni che sganciano bombe a grappoli e missili devastanti su obiettivi sensibili e sui civili.  È più che un sospetto l’uso di armi chimiche, incombe su Kiev e l’intera Ucraina la scelta disumana di Mosca di colpire e distruggere le fonti energetiche che in pieno inverno hanno esposto al gelo donne e bambini ucraini. Putin sarebbe arrestato se si recasse in uno dei 123 Paesi che hanno condiviso la sua condanna per aver ‘rapito’ centinaia di bambini ucraini con l’obiettivo di plagiarli. Cina e Stati Uniti gareggiano nell’alimentare la guerra alle porte della comunità europea con l’identica ambizione di dominare il mondo economicamente e militarmente. L’Europa è schiacciata tra incudine e martello della subordinazione al gigantismo aggressivo dli Usa, la Russia agli interessi strategici della Cina. In antitesi è indecente il ‘disinteresse’ generale per la tragedia del popolo siriano, dei Paesi africani dove milioni di bambini muoiono di fame e malattie, dove la siccità uccide la vita. L’Onu, dove anche un solo voto contrario impedisce di approvare decisioni pacifiste, assiste impotente al pericolo che di una nuova guerra mondiale, all’autodistruzione del pianeta. Non è un’ipotesi estrema. Ancora con gli arsenali nucleari in stand by, la cronaca di eventi bellici in aree limitate racconta di 7600 i militari italiani ammalati di cancro, di 400 deceduti a causa dei proiettili all’uranio impoverito utilizzati dalla NATO in Jugoslavia. Munizioni all’uranio impoverito sono state esplose per la prima volta in un conflitto durante la prima guerra del Golfo dall’esercito, nella guerra in Bosnia ed Erzegovina, del Kosovo, in Somalia, Afganistan. Oltre al rischio di avvelenamento da metalli pesanti, se l’uranio impoverito viene inalato, il metallo radioattivo si deposita nei polmoni e in altri organi causando diversi tipi di cancro. Stranamente o volutamente è stato sottovalutato il caso di due tonnellate dell’uranio rubato dai depositi del deserto libico del Fezzan. Ipotesi: preso dai ribelli del Ciad, dall’avamposto russo Wagner.  Un furto precedente è accaduto alle fine deli anni 60 da un deposito della Pennsylvania. Sospettati i servizi segreti di Israele, uno dei paesi dotato di armi nucleari. Russia e America, Paesi europei, si accusano reciprocamente di usare armi chimiche in Ucraina, che utilizzano le proprietà tossiche di alcune sostanze chimiche per uccidere, ferire o comunque mettere fuori combattimento il nemico. Sono state messe al bando dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1993, ma chi la rispetta? Comprende anche le armi biologiche. Le sostanze: monossido di carbonio, vescicantiComposti alogenati dell’arsenicoAcido cianidrico e suoi saliAcido fluoro-aceticoGas asfissianti (o soffocanti)CloroCloropicrina (nitrocloroformio)Fosgenici (fosgene, difosgene). La diffusione: dispersione atmosferica, proiettili a gas, a carica centrale, bombe d’aereo. Dalla prima guerra mondiale in poi, lo sviluppo delle armi chimiche seguì quattro principali direzioni: ricerca di aggressivi chimici nuovi e sempre più letali; ricerca di metodi di dispersione più efficienti; ricerca di mezzi di difesa più affidabili; ricerca di mezzi più sensibili e accurati per l’individuazione degli agenti chimici.

I signori della guerra, in combutta con produttori e trafficanti di armi d’ogni tipo tengono sotto silenzio il pericolo che qualcuno prima o poi schiacci il tasto del via libera all’autodistruzione della Terra e i tentativi del pacifismo di scongiurarla.

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