Il diritto di essere chi sei
di Luciano Scateni
Mica tanto tempo fa era un tipico, sconcertante, ricorrente âa tu per tuâ. I pochi sostenitori della pari rispettabilitĂ di maschi, femmine e omosessuali : âNon è il bianco il colore della pelle prescelto della natura per rappresentare il genere umanoâ. La quasi totalitĂ degli omofobi: âDici bene tu, ma come reagiresti se tua figlia ti dicesse: âPapĂ , parto per Nairobi, per sposare NdagheĂŠ, giovane medico laureato in medicina a Napoli?â âCosĂŹ. Non sarai piĂš mia figlia!â PĂ , ti ricordi di Sidney Poitier, âIndovina chi viene a cena? Fu un altro il finale.
Cenavamo in cucina, io con le spalle al muro. Il manrovescio di mio padre (accidenti che muscoli) arriva preceduto dal niente. Neppure una parola. Il perchĂŠ me lo racconta mia madre il giorno dopo: âBabbo, rientrando in casa ha visto aperto sulla tua scrivania il saggio di Bandler âTutti figlio di Dioâ, ha letto la prima pagina e si è infuriato.
Ma guarda cosâera rimasto intatto il ricordo del tempo che fu: si sdogana dai recessi della memoria e non è remake casuale.
Succede a Modica, Sicilia, nel ragusano, terra dellâaccoglienza, del no ad ogni discrimine, della promiscuitĂ storica con razze, culture, immigrazioni ed emigrazioni, ovvero in un luogo della reciproca permeabilitĂ . Questo incredibile incentivo a bere una buona tazzina di caffè è dellâaccorsato bar âAl Voloâ. Un cartello ben visibile recita cosĂŹ: prezzo per le donne 70 centesimi, 80 per gli uomini e 75 centesimi se si fa coming out, se ci si dichiara omosessuali. Di qui lâira di Arcigay: âAgghiacciante, inaccettabile. Come funziona? Consumate un caffè, dirigetevi in cassa e dite che siete gay, transessuali, bisessuali, vi applicano lo sconto. Il listino prezzi è in fase di aggiornamento. Tra non molto sconti per ebrei, razza ariana, neri, belli e brutti, grassi e magri… Ci battiamo perchĂŠ alle prossime elezioni siano abolite definitivamente ai seggi le file âuominiâ e âdonneâ e in giro câè ancora chi discrimina la comunitĂ LGBT+â. âTutto uno scherzoâ: prova a giustificarsi cosĂŹ il titolare del bar, ma il cartello lo smentisce.
Davanti a molte scuole sono stati affissi manifesti che raffigurano un bambino imbronciato mentre tentano di mettergli in testa un fiocco rosa e porgergli un rossetto. Lâincredibile invito: âBasta confondere l'identitĂ sessuale dei bambini. #Stopgenderâ. Lâiniziativa si deve allâAssociazione Pro Vita&Famiglia (Fontana nuovo presidente della Camera) ed è rivolto al prossimo ministro della Pubblica Istruzione del governo di destra, ma Bologna non ci sta. Il sindaco dem giudica i poster lesivi della dignitĂ delle persone e della libertĂ di genere e intende rimuoverli. âTra libertĂ di espressione, da difendere e garantire, e campagne discriminatorie câè una grande differenza, che la destra non vuole capire. A Bologna non tolleriamo lâintolleranza. Viva la libertĂ . Quella vera. Di tutti, per tuttiâ.