Intervista esclusiva alla bravissima artista Tonia Erbino, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello

Intervista esclusiva alla bravissima artista Tonia Erbino, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello

 

L’intelligente e profonda ricerca di Tonia Erbino merita ampia attenzione.

La misurata e coerente produzione dell’artista, che si è sempre distinta nel panorama nazionale, sollecita intelligenti ed eleganti disposizioni cromatiche, dense di umori ed atmosfere, che partecipano una meditazione.

 

Ecco l’intervista:

È difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?

La nostra è un’epoca basata sulla contaminazione di diverse discipline in vari settori, soprattutto in quello artistico.

Non credo quindi che sia difficile oggi produrre opere ibride che siano lo specchio di questa tendenza.

Per ciò che concerne la mia produzione artistica degli ultimi anni, la contaminazione non è un aspetto che prevalentemente mi interessa.

Prediligo, fondamentalmente, la pittura a olio, l’incisione e il disegno: tre discipline a cui mi dedico separatamente e che non fondo contemporaneamente in un’unica opera.

Indubbiamente, la pratica in una di queste discipline conduce a sviluppare competenze spendibili anche nelle altre; il disegno, ad esempio, è sotteso nella preparazione di un dipinto o di un’incisione e così via.

 

Vuoi trasferirti a Parigi, Londra o NY?

L’America e New York in particolare, da sempre, hanno esercitato in me un forte richiamo, soprattutto in termini di ricordi infantili.

Lì, infatti, ho trascorso i primi anni della mia vita e in termini emozionali le immagini di quei luoghi evocano sempre in me un ricordo affettuoso.

Ci sono, poi, alcuni aspetti della società americana che non condivido e che, forse, non mi consentirebbero di viverci per sempre.

Sicuramente, mi piacerebbe tornarci per rivedere i luoghi a me cari, magari restarci per un po’, andarci periodicamente.

 

Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?

La progettualità è insita nella mia natura; essere propositiva mi aiuta ad avere uno sguardo ottimistico, a tenere occupata la mente su aspetti che mi vivificano.

Per quanto concerne progetti futuri sto lavorando a una serie di dipinti che mi piacerebbe esporre in una galleria o in uno spazio museale.

 

La stampa ti ha seguito, ultimamente?

La stampa segue gli eventi espositivi che mi riguardano, veicola interviste volte ad approfondire la conoscenza del mio lavoro; da questo punto di vista mi ha aiutata a far conoscere la mia produzione artistica e di riflesso la mia personalità.

 

Hai partecipato a Fiere d’Arte?

Nel 2019 la galleria AM Studio Art Gallery di Antonio Minervini ha presentato delle mie opere alla Contemporary Art Talent Show – Artegenova e nel 2024 la galleria Sabato Angiero Arte ha presentato delle mie opere alla BOOMing Contemporary Art Show di Bologna.

 

Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?

L’arte ha già intrapreso vie e direzioni che usufruiscono di codici e canoni che esulano da consueti ambiti tradizionali; i machinima, ad esempio, sono una delle ultime espressioni di come l’arte possa essere declinata in termini di produzione cinematografica digitale.

 

Attualmente, il mercato dell’arte è florido?

Credo che negli ultimi tempi il mercato dell’arte abbia subito un rallentamento dovuto in primis all’instabilità politica a livello globale.

 

 

Perché l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?

L’arte esisterà sempre fin quando esiteranno gli artisti.

Eventi epocali, come epidemie e guerre, sono stati illustrati e narrati mediante le opere degli artisti, che hanno utilizzato il mezzo a loro più congeniale per

documentare la loro epoca.

 

Vedi la tua città nel contesto attendibile del circuito dell’arte contemporanea?

Napoli è un cuore pulsante, soprattutto in termini di creatività.

Credo che questa città abbia tutte la carta in regole per essere inserita in un circuito di arte contemporanea e se ciò non è ancora accaduto è perché non sempre si è aiutati dalle istituzioni con incentivi a favore delle proposte artistiche e degli artisti stessi.

 

Il tuo prossimo obiettivo espositivo?

Ho in cantiere delle personali e delle collettive.

adminlesociologie

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