Jólabókaflóð, Hay-on-Wye, festival letterari e fiere del libro

Jólabókaflóð, Hay-on-Wye, festival letterari e fiere del libro

Di Alessandra Pinto – Avvocata del foro di Napoli, mediatrice familiare, specializzata in diritto di famiglia, diritto tributario e societario.

La Jólabókaflóð, Hay-on-Wye, festival letterari e fiere del libro ci ricordano i benefici della lettura di un libro cartaceo contro la digital addiction e non solo.

La Jólabókaflóð, termine islandese che tradotto letteralmente significa «inondazione natalizia di libri» (jól/Natale +‎ bók/libro e‎ flóð/alluvione, inondazione), è una tradizione nata nel 1944 quando l’Islanda acquistò l’indipendenza dalla Danimarca e si trovò ad affrontare problemi con l’economia e le importazioni.

Poiché la carta era tra le materie prime maggiormente disponibili, la Iceland Publishers Association ebbe l’idea di pubblicare un catalogo di libri, il Bókatíðindi, che dal 1944 è diffuso gratuitamente a metà novembre durante la Fiera del libro di Reykjavik segnando l’inizio della Jólabókaflóð.

I libri saranno scartati la notte del 24 dicembre e, secondo la tradizione, letti bevendo cioccolata calda o birra natalizia senza alcool, la jólabland.

Hay-on-Wye è un paesino tra il Galles e l’Inghilterra, famoso perché su poco meno di 2000 abitanti vi sono circa 40 librerie.

La caratteristica che rende Hay-on-Wye unico è la possibilità di trovare scaffali di libri non custoditi ovunque; non esiste un cassiere o un custode, poiché per gli abitanti i libri sono considerati un bene comune, chi acquista o prende in prestito un libro può lasciare in una cassetta una somma di denaro a scelta.

Il grande successo di Hay-on-Wye ha fatto sì che dal 1988 sia stato istituito un festival letterario, dal nome Hay Festival, patrocinato dal quotidiano britannico The Guardian, che si tiene ogni anno nel mese di maggio e dura 10 giorni.

Nonostante secondo la rilevazione dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) nel 2024 i lettori italiani sono calati, con una disparità territoriale tra Nord e Sud, ogni anno numerosi sono festival, fiere e premi letterari che in Italia invitano alla lettura; per menzionarne solo alcuni: il Book Pride a Milano, Feminism, la fiera dell’editoria dedicata interamente alle donne a Roma, il Salone Internazionale del Libro di Torino, il Salone del Libro e dell’Editoria a Napoli e molto altro.

I benefici della lettura di un libro cartaceo sono ormai noti.

I pediatri consigliano di promuovere la lettura sin dalle prime settimane di vita dei bambini, ciò tenderà a sviluppare le abilità linguistiche e avrà un buon impatto sul loro benessere psicofisico, mettendoli al riparo dall’analfabetismo funzionale in costante aumento.

Se in passato i neuroscienziati avevano condotto indagini esaminando in prevalenza aspetti neuropatologici, oggi sono stati osservati anche processi benefici della lettura in persone sane.

La Webster International nel 1961 ha definito la Biblioterapia come «l’utilizzo di un insieme di letture scelte quali strumenti terapeutici in medicina e psichiatria. È un mezzo per risolvere problemi personali grazie a una lettura guidata».

Un interessante articolo apparso sulla rivista Focus nel 2020 ha individuato i benefici della lettura di un libro cartaceo: 1) è un antistress, secondo uno studio dell’Università del Sussex leggere in silenzio per soli sei minuti rallenta la frequenza cardiaca e la tensione muscolare, abbassando i livelli di stress del 68%; 2) rende più creativi, secondo una ricerca dell’Università di Toronto chi legge è più creativo e ha maggiori capacità di giudizio; 3) maggiore empatia, per l’Università di Harvard i lettori sono maggiormente empatici, 4) preserva la memoria, aiutando contro i sintomi della demenza senile e altre patologie, 5) migliora la concentrazione, minata dal fatto che di solito ci impegniamo in più attività contemporaneamente, 6) è uno strumento per disintossicarsi dalla digital addiction, la dipendenza da smartphone, tablet, pc, 7) migliora la socializzazione, i ricercatori dell’Università di Standford hanno stabilito che i bambini abituati alla lettura sono più socievoli e meno aggressivi, 8) migliora i legami familiari, secondo l’American Academy of Pediatrics, 9) aumenta anche le abilità di scrittura, 10) sulla base di uno studio del centro di ricerca statunitense Mayo Clinic, aiuta a dormire meglio al contrario degli schermi di e-book, pc e tablet. (cfr. https://www.focus.it/scienza/salute/libri-leggere-fa-bene-alla-salute).

Non resta che scegliere un libro tra quelli che non abbiamo ancora letto o quelli che vorremmo rileggere ricordando alcuni preziosi consigli: «Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa … Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull’amaca, se hai un’amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga. Col libro capovolto, si capisceDistendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, sui braccioli del divano, sugli orecchioni della poltrona, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo. Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettile … Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti», da Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino.

adminlesociologie

adminlesociologie

Lascia un commento

Questo sito utilizza i cookie e richiede i tuoi dati personali per migliorare la tua esperienza di navigazione.