L’io solubile. Relazioni liquide
Della Sociologa Professionista Sanja Vujosevic Facchini
Presidente ANS dip. Veneto e di referente internazionale ANS con il Montenegro
Con Thierry Parmentier, Anna Zago e con i partecipanti al laboratorio coreutico
Dopo due sessioni intensive, i partecipanti al workshop L’io Solubile. Relazioni liquide condotto da Thierry Parmentier e Anna Zago, sono andati in scena domenica 21 maggio 2023. sul palcoscenico maggiore del Teatro Comunale di Vicenza con uno straordinario spettacolo teatrale – coreutico sul tema dell’ acqua, non solo come elemento prezioso per la nostra esistenza, ma come metafora per indagare le relazioni umane. Un eccezionale percorso reso possibile grazie all’ ingegno dei Maestri e l’impegno degli allievi.
Che cos’è l’amore liquido ?
Come diceva Bauman è l’uomo della modernità liquida, cioè di quella fase dell’età contemporanea che si caratterizza per lo stato mutevole e instabile di ogni sua forma organizzativa (famiglia instabile, denatalità – lavoro precario) Secondo Bauman, dunque” se l’uomo senza qualità è il perfetto ritratto dell’uomo moderno, l’uomo senza legami è l’individuo plasmato dalla modernità liquida”
Cos’è allora questa “modernità liquida”?
Essere “moderni”, secondo Bauman significava essere “in divenire”. Da qui l’espressione “modernità liquida”, proprio per sottolineare il fatto che “l’unica sua costante sia il cambiamento e l’unica certezza sia l’incertezza”. Mentre nella fase precedente, “solida”, gli individui aspiravano o potevano aspirare al controllo del proprio futuro e ad uno stato di perfezione, in questa nuova fase di “modernizzazione” il futuro appare ignoto e proprio per questo motivo nessuno intende correre il rischio di lasciarsi sfuggire opportunità, occasioni ed esperienze ancora sconosciute, ma inevitabili.
Va detto anche che nelle diverse parti del pianeta questa transizione verso una fase liquida avviene secondo tempi e ritmi differenti, che variano in base ai diversi contesti. In una condizione di liquidità è praticamente tutto possibile, ma niente è certo. Ed è questa incertezza, data dall’impossibilità di sapere ciò che accadrà e, allo stesso tempo, dalla sua inesorabilità, che determina uno stato di paura diffusa. L’uomo di oggi va alla disperata ricerca di punti fermi, ma non ne trova e questa sembra essere una via senza uscita. Non vedendo la fine, non sa immaginarsi né un futuro per sé né uno per l’umanità.
L’elemento acqua ha influenzato l’evolversi del pensiero umano, soprattutto in relazione alla coscienza introspettiva. Perché l’acqua non è solo un ingrediente prezioso per la nostra esistenza, ma nel corso della storia essa ha assunto un significato profondamente simbolico e diventando fonte d’ispirazione per l’arte e la filosofia.
Lo sguardo dei primi pensatori si rivolge infatti verso il mare: nell’acqua essi cercano le prime risposte. Ma l’acqua ed il mare sono stati anche metafora degli smarrimenti della ragione quando abbandona il terreno dell’esperienza, come evidenziato nei miti e nelle tradizioni.
Parlando del carattere “liquido” nell’esistenza contemporanea, Bauman afferma che la società moderna non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo, così come l’acqua che scorre non è mai la stessa. E così anche le relazioni diventano liquide e vanno diluite per risultare sopportabili.
Ma quando contempliamo una grande distesa d’acqua e restiamo in ascolto del ritmo ipnotico delle onde proviamo una sensazione di scioglimento, come se l’acqua ingoiasse il nostro ego e ci mostrasse l’anima, così il nostro io si fa solubile, capace di trasformarsi in un’altra sostanza. Molto più interessante che limitarsi a riflettere la propria immagine.
Partendo da queste considerazioni e dalle radici del mito è nato questo laboratorio coreutico guidato da Thierry Parmantier ad anna Zago. Il risultato di questo laboratorio, che ha visto l’artista Parmentier impegnato dal punto di vista coreografico e invece Anna Zago dal punto di vista teatrale e di introspezione ( grazie anche all’aiuto del counselor e artista Thierry Di Vietri) sfocia in una partitura di azioni ispirate al rapporto dell’uomo con l’elemento acqua, con se stesso e con la società contemporanea in cui vive ed agisce.
Anna Zago attrice teatrale di formazione classica si è specializzata in varie forme di espressione teatrale. Vanta esperienza nel campo dell’ educazione, della animazione e della formazione teatrale per bambini ragazzi all interno delle istituzioni scolastiche pubbliche e private. Nel 2001 fonda l’Associazione culturale THEAMA. Dal 2002 è referente per il Comune di Vicenza Assessorato ai giovani e all’istruzione del progetto TESPI, progetto di formazione per le scuole.
Thierry Parmentier è nato in Belgio dove all’ età di 17 anni si dedica alla danza che diventerà la sua professione. Oggi danzatore, coreografo regista, scenografo, costumista, insegnante di danza contemporanea e di danza creativa. Si è sempre dedicato a tenere corsi per tutti i tipi di pubblico dalla scuola materna, media e superiore oltre che per la cittadinanza, per il disagio mentale e per il diversamente abile.
Il progetto, realizzato grazie al contributo di Viacqua, per il sostegno “Danza in rete per l’ambiente” si conclude con l’azione performativa, dei partecipanti del laboratorio coreutico- teatrale al Teatro Comunale Città di Vicenza- Sala Maggiore che rappresenta il risultato delle due sessioni intensive in cui i partecipanti hanno sperimentato le caratteristiche e le forme dell’acqua e le hanno tradotte nei linguaggi della danza e del teatro
Performer Adriana Alia Amarante, Emma Borgarelli, Anna Brazzale, Andrea Buttazzi, Josella Buttitta, Lara Campiggatto, Romina Carraro, Alessia Doroldi, Massimi Farina, Manuel Fiorino, Cecilia Franchin, Michela Imbrunito, Silvia Lazzarin, Alessandra Lodi, Stefania Maran, Luca Marzari, Ida Daniela Padovan, Riccardo Perin, Carmen Pietroluongo, Maria Chiara Piva, Alessio Portinari, Luisa Tresca, Sanja Vujosevic Facchini, Cinzia Zolie.