NAPOLI 3, VIOLA 0. CHAPEAU PER GLI AZZURRI E ORA FINALE DI SUPERCOPPA
Di Luciano Scateni
Il vil denaro non teme rivalità. Strapazza idee, opinioni, incertezze, ragionevoli perplessità. La triste verità di questo postulato è autorevolmente confermata dal pensiero unico del leader massimo della società sportiva Napoli calcio. Nei giorni della vigilia ha tuonato con ferrea determinazione contro la faticosa gita in terra islamica per la sfida alla Fiorentina di Inglese con obiettivo la finale della cosiddetta Supercoppa. Se De Lau si è smentito, questo pensano i comuni mortali, e il Napoli è in Arabia, a Riyadh, un serio motivo deve averlo indotto a recedere dall’ostracismo per la trasferta che inevitabilmente minaccia di sottrarre alla squadra preziose energie agli impegni del campionato italico. Il disfattismo, intenzione che abbonda nel circuito mediatico di settore, insinua che De Lau abbia invertito la rotta dopo aver accertato che nella cassaforte societaria c’è uno spazio vuoto, da riempire di euro. La squadra vincente troverà nella coppa un assegno di 8 milioni di euro, la seconda incasserà 5 milioni, le altre due un milione e mezzo. Tutto il resto è noia (Califano cantava “noia, noia… non ho detto gioia), ovvero una partita con attrattive da verificare, in uno stadio tutt’altro che entusiasta. Semivuoto l’Al-Awval Park Stadium di Riyadh e ora il via alle final four della supercoppa italiana in trasferta araba. Fischietto in bocca, arbitra Federico La Penna. Sorpresa: Mazzocchi e non Zielinski, forse per adeguarsi all’annunciato addio del centrocampista polacco. Angolo, Politano, Kvara, tiro smorzato. Minuto 3. L’inedito di questa strana partita: non c’è l’audio delle tifoserie per ovvi motivi. Ritmo blando sui due fronti, ovvero nessun affondo. Grande conclusione di Politano. Dribling a rientrare e sinistro alto per una deviazione. Iniziativa insidiosa. Sorprende in positivo la grinta di Cajuste. Più Napoli nei primi 15 minuti. Ci prova Simeone, pallone di poco a lato, ma è il suo momento e al minuto 22 riceve un assist perfetto di Juan Jesus, s’invola e da posizione defilata, colpisce con il destro e trova il gol nell’angolo opposto. 1 a 0. Segna Beltran al minuto 28 ma Bonaventura in fuori gioco, confermato dal Var. Inglese costretto a modificare la strategia di gara dei viola. Gli azzurri controllano con disinvolta calma. In questa fase è sterile il possesso palla della Fiorentina. Il Napoli ci prova con il contropiede profittando del baricentro alto dei viola. Dalla distanza Bonaventura, di poco oltre la traversa, al 40esimo. Ikoné dribla Mario Rui, che lo sgambetta ed è rigore, ma Ikoné spedisce il pallone in curva e il risultato non cambia, ma è grave l’ingenuità del portoghese nel contrasto in area. Spogliatoi. Buon Napoli e vantaggio che non fa una piega, bene Cajuste e come sempre interessanti le percussioni di Napolitano. In generale partita senza grandi emozioni e impegno energetico molto controllato. Fiorentina con grinta al via della ripresa. Giallo per Biraghi. Cajuste servito da Kvara, spara oltre la traversa. Movimenti sulla panchina dei viola. Preziosi gli inserimenti di Juan Jesus. Nzola e Sottil per Brekalo e Ikoné. Errore grave di Kvara che non serve Mazzocchi e Simeone proiettati a rete. Fuori Biraghi per Parisi. Napoli rinunciatario: problema, un gol di vantaggio non mette al riparo dal rischio del pareggio. Zielinski, Ostigard e Lindstrom per Kvara, Mario Rui e Politano. Napoli più prudente e Simeone in difficile solitudine. Cajuste, problema muscolare, Gaetano in campo. Meno di 15 minuti al 90esimo. Viola disperatamente all’attacco, ma poca concretezza. Fuori Mazzocchi dentro Zerbin, fine dei cambi. Squadre stanche. Lindstrom guadagna un calcio d’angolo, cross sul secondo palo. Si fionda Zerbin e trova il gol. L’azzurro colpisce con la testa il palo ma forse non sente neppure il dolore. 2 a 0. È scatenato. Con un fulmineo contropiede s’invola per quaranta metri e mette alle spalle di Terracciano il 3 a 0. Minuti 84 e 87. Finale di Supercoppa conquistata alla grande e ora solo l’attesa per conoscere l’avversaria tra Inter e Lazio. The end, chapeau Napoli!