Poker d’assi
Di Luciano Scateni
Gita premio nell’isola dirimpettaia dell’Italia ad altezza del centrosud. Il tour, in fine di un meticoloso rodaggio full time, di fatica e sudore, di intense sedute d’apprendimento del pensiero unico di Cone, ha ripagato l’impegno con l’esultanza collegiale degli azzurri per una sfida stravinta al tavolo ‘verde’ del poker-calcio da Kvara e compagni, con l’impresa di un poker servito. Il Napoli di Conte sembra aver imboccato la via maestra del calcio d’élite, intravisto a tratti nei novanta minuti del 4 a 0 inflitto al Cagliari di Di Nicola, erede del gentleman Ranieri: Di Lorenzo, Kvara, Lukaku, Buongiorno, gli assi che hanno reso vano il buon gioco dei sardi, macchiato da un paio di errori-bluff da dilettanti del giuoco d’azzardo, dai pokeristi delegati a difendere le puntate ‘all in’, degli azzurri. Dimenticata la vergogna dello 0 a 3, delle tre mani di poker vinte a man bassa dal Verona, la prossima seduta di gioco, con la storica nemica Juve, è perfetta per capire a che punti è lo stage di ambientamento dei nuovi pokeristi istruiti da Conte per applicare la strategia del rilancio vincente per intuire se questo Napoli può shakerare abilità, efficacia e fortunale, componenti inscindibili per sbancare il lotto dei giocatori di primo livello.
