PUNTO E A CAPO PER QUESTO NAPOLI DELL’INCONSISTENZA. 2 A 2 CON IL ‘POVERO’ FROSINONE
Di Luciano Scateni
Calzona ‘usa e getta’, come Benitez, Sarri, Spalletti, Garcia e Mazzarri: continua a girare vorticosamente la giostra senza ammortizzatori, senza freni, dei nocchieri al timone dello yacht di lusso che un anno fa ha strabiliato il mondo del calcio e in quest’anno di stenti ha deluso sonoramente. Ad azionare il motore dello sfrenato girotondo è come da molti anni il De Lau, padrone ultra decisionista del Napoli. Il Calzona a mezzo servizio tornerà direttore d’orchestra della Slovacchia, o sarà ingaggiato da squalificati club europei the president si diletta con la suspence del chi erediterà una squadra da rifondare, per non soffrire l’exodus di Osimhen, Zielinski, riformare il pacchetto difensivo orfano di Koulibaly e Kim, eccetera. Sfida agli irriducibili “Forza Napoli”, che a dispetto di un campionato da dimenticare in fretta sono qui in 50mila, nello stadio San Paolo-Maradona per un match tutt’altro che avvincente (considerata la modestia del Frosinone): De Lau li provoca con un ennesimo toto allenatore. Chi al posto di Calzone? Il prestigioso Conte, il decotto Pioli, il partenopeo Italiano? Nessun dei tre? Questa vince, questa perde, ovvero un nuovo “go” per il gioco delle tre carte. In campo azzurri con una delle maglie policrome e ciociari, fischia il ravennate Fabbri. Frosinone contratto, Napoli aggressivo e Osimhen a tu per tu con Turati. Per un niente non lo scavalca con un lob e s’infortuna ed esce dal campo, ma rientra. Primo tentativo serio degli azzurri, è di Kvara al decimo, pallone sul fondo. Preme il Napoli. Come sempre raddoppi di marcatura su Osi e Kvara. Osimhen quasi gol al 14 esimo, risponde alla grande Turati e il Napoli ora dilaga. Ostigard divora un pallone nell’area piccola dei ciociari, nel bel mezzo di una mischia con gli azzurri in soprannumero, ma il gol è nell’aria. Un gigantesco Politano al minuto 17, converge al centro e dal vertice dell’area di rigore dei laziali scocca un missile micidiale di sinistro che vale un meritatissimo 1 a 0. In controfuga Osimhen, a tu per tu con Turati, manda di poco sul fondo l’occasionissima del raddoppio. Quando parte in velocità il nigeriano dà spettacolo. Kava prova a imitare Politano dalla destra para Turati. Distanza tecnico-tattica siderale tra azzurri e ciociari. Break anti-caldo, oggi a Napoli sole agostano. Ingenuità difensiva del Napoli. Rrahmani (giallo per lui) sgambetta in area e Fabbri non ha dubbi. Rigore. Il difensore del Napoli dice di aver colpito il pallone. Per il Var è rigore. Soulè sul dischetto e Meret è strepitoso, para in tuffo. Minuto 30. Brividi. Su cross ravvicinato di Di Lorenzo Zielinski di testa sfiora il gol. È un Napoli pericoloso questo progettato da Calzona, bello a vedersi, con qualche limite di concretezza offensiva. Un paio di tentativi del Frosinone interrompono l’egemonia del Napoli. Lobotka in forma scudetto, punto di riferimento degli azzurri. Caldo e i ritmi di gioco rallentano. Kvara poco servito, perché? Osimhen-Zielinski e peccato, debole, centrale. Soulè niente in maglia giallo verde, dribbling ubriacanti. Spogliatoi. A un niente dal due a zero Osimhen servito alla perfezione da Anguissa e Salva tutto Turati con l’aiuto decisivo di Romagnoli che tira via il pallone dalla linea di porta con una grande risposta tra i suoi pali. Partenza a ritmo di bersaglieri degli azzurri. Calzona deve aver suonato la carica, ma, incredibile, pareggia il Frosinone con Cheddira. Errore clamoroso di Meret che si fa contare un maldestro rinvio e consente al Frosinone un gol assurdo. Non è il primo guaio del genere combinato dal portiere azzurro. Minuto 50, 1 a 1 e tutto da rifare. Nessuno finora ha insegnato a Meret a usare come si deve anche i piedi, com’è richiesto ai portieri moderni. Kvara sull’esterno della rete. Romagnoli giganteggia in difesa, Osimhen ben controllato. Kvara, grande conclusione, prodezza di Turati che manda oltre la traversa, ma va in gol Osimhen. Tocco di esterno su pallone vagante ed è 2 a 1. Il Var convalida al minuto 63. Il sospiro di sollievo del Maradona Stadio arriva fino sul lungomare di Napoli. a Posillipo. Prossimo cambio Cajuste per Zielinski dopo il cooling break anti-caldo. Di nuovo incredibile il pari del Frosinone. Si deconcentra tutto il Napoli, ne approfitta Cheddira. Doppietta e 2 a 2, al 73esimo. Gran colpo di testa su assiste di Zortea. Kvara ci prova due volte di seguito, risposte puntuali di Turati. Fuori Zielinski e Politano, dentro Cajuste e Raspadori, nel Frosinone Seck per Soulè e Reinier per Brescianini. Riemerge il problema del pacchetto difensivo degli azzurri, vulnerabile e senza regia. Meret evita per miracolo il 3 a 2 dei ciociari sulla linea di porta. Pregi e difetti del number one napoletano. In campo anche Simeone. Napoli avanti tutta, ma il tempo per rimediare diventa davvero poco. 5 i minuti di over time. Si spazientiscono i tifosi napoletani e hanno tutte le ragioni. Gelli e Lusuardi per Zortea e Mazzitelli, i cambi di Di Francesco per far trascorrere secondi per lui preziosi. Cala mestamente il sipario su Napoli-Frosinone, altro che caccia alla Champions. Un’altra umiliante giornata degli azzurri. Fischi del Maradona.