Un tempo Italia, uno Ucraina e ovvio 0 a 0. Siamo in Europa.

Un tempo Italia, uno Ucraina e ovvio 0 a 0. Siamo in Europa.

                                       Di Luciano Scateni

Gli ucraini, esuli per dalla loro terra martoria, gli italiani, emigrati di sempre in Germania, tantissimi, (“Italia, Italiaâ€, rispondono i tifosi avversari (“Ucraina, Ucrainaâ€), si sfidano sulle gradinate del BayArena di Leverkusen, campo neutro. In palio c’è il numero dei rispettivi tifosi e la gara del sostegno sonoro più caldo. Il pronostico dei bookmakers propende per un match equilibrato, ma il 90esimo potrebbe essere favorevole all’Italia. Può svolgere il tema ‘accesso diretto’ agli europei con il vantaggio di due risultati sufficienti su tre, cioè, basta non perdere stasera. Scontata la squalifica, gioca Di Lorenzo, in tribuna Berardi, finora candidato alla beatificazione perché salvatore della Patria (boh?). Al via Raspadori al centro dell’attacco.  Spalletti lo preferisce a Scamacca, nonostante la sua  stazza fisica imponente, determinante nell’area di rigore ‘nemica’. L’Ucraina gioca non solo per accedere agli europei. Dichiara il mitico Shevchenko: “Non è una partita come le altre. La qualificazione regalerebbe un momento di felicità a un popolo che continua a soffrireâ€. Certezza di Spalletti, che ha recuperato in regia Jorginho, ex rigorista: non andrà sul dischetto degli undici metri per battere un eventuale calcio di rigore assegnato all’Italia. Ne ha sbagliati quattro di fila.  Arbitra lo spagnolo Jesus Gil Manzano. Appena dopo il via, Chiesa, da pochi passi, riceve un invitante cross da corner e spreca con un tiraccio che supera la traversa di molti metri. Giallo per Buongiorno al settimo, fallo tattico su Dovbyk. L’Ucraina è ben impostata e difende con ordine. Pressione degli uomini di Rebrov. Italia in difesa e a tratti in affanno. Mudrik pericolosissimo. Occasione per Sudakov, ma grande conclusione di Barella e risposta strepitosa di Trubin che mette in angolo. Minuto 16. L’Italia colleziona corner. Cinque finora. Comincia la pressione degli azzurri dopo una fase favorevole all’Ucraina, che ha un assetto difensivo molto compatto. Attestata nella propria metà campo riparte con veloci contropiedi. Sesto calcio d’angolo per gli azzurri, Di Lorenzo sfiora il palo di testa. Più Italia. Al 29esimo occasionissima per gli azzurri. Trubin si oppone con una grande parata alla conclusione di Frattesi. Chiesa scompagina la difesa ucraina più volte e fioccano le occasioni per gli azzurri.  Raspadori manca per un niente la deviazione dello juventino. 66 contro 34 le percentuali di possesso palla in favore degli azzurri. Zero conclusioni a rete dei nostri avversari, che faticano a oltrepassare la metà campo. Sul finire del tempo caos in area degli ucraini, batti e ribatti, la difesa risolve con un lancio nel nulla. Dominio italiano, niente gol, spogliatoi. Finora, netta superiorità tecnico-tattica dell’Italia. Manca solo il gol e una logica considerazione sull’Ucraina che con l’atteggiamento adottato di massima prudenza non si capisce come possa avere la meglio sugli azzurri. Fatti di Rebrov, tecnico ucraino. Chissà cosa ne pensa Shevchenko in tribuna. Scamacca per Raspadori? Come prevedibile, sì, Scamacca in campo. Si riparte, Zaniolo scarpata sulla testa del difensore. Scamacca, in fuori gioco, manda alle stelle un pallone da poggiare facilmente in rete. Ucraina inconsistente. Altri corner per gli azzurri, quasi in doppia cifra. Difesa degli azzurri impenetrabile e si vede la ‘mano’ di Spalletti. Si riaffaccia in avanti la formazione di Rebrov, ma zero pericolosità. Tiro a giro di Chiesa al 58esimo, di poco a lato. Modrik guadagna un corner. Maggiore equilibrio in campo, l’Ucraina intuisce che con la prudenza l’esclusione dagli Europei è sicura. Movimento sulla panchina dell’Italia. Modrik vicino al gol, miracolo di Donnarumma e subito dopo quasi autogol degli azzurri. Paura al 65esimo! Ucraina aggressiva.  Politano per Zaniolo zoppicante, Cristante per Jorginho. Baricentro alto dei nostri avversari. Più Ucraina e parecchio di più. Sale anche il livello sonoro del tifo ucraino. Occhi spiritati di Chiesa. Normale? Ora Italia timida. Giallo per Konoplya. Doppio cambio Ucraina: Zubkov per Tsygankov e Pikhalyonok per Stepanenko. Spalletti manda in campo Kean per uno sfinito Chiesa. Sikan per Zinchenko, fuori Konoplya per Tymchyk. Finale convulso, tutto di marca Ucraina. Malinovski per Svatok e Spalletti preoccupatissimo, richiama Politano in panchina e mette dentro il difensore Darmian. Modrik subisce fallo in area di rigore l’arbitro, fa finta di niente. Regalo di Manzano all’Italia. The end, Italia a metà, 0 a 0 e qualificazione stentatissima intascata a fatica.    

 

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