Vaga ambiguità1

Vaga ambiguità1

di Luciano Scateni

Nessuna intenzione di esasperare il difficile status delle incompatibilità che gravano sul futuro della regia tecnica del Napoli, ma ragionevoli perplessità. Nello sport è quasi d’obbligo l’assioma “squadra vincente non si cambia” che in casa De Laurentiis si applicherebbe in automatico. Non è così. Sul Napoli 2023-24 incombe l’incognita Spalletti e le schermaglie della società con l’allenatore per il momento non fugano i dubbi sul sì-no di mister Luciano alla guida degli azzurri in tricolore. Quel che non è esplicito, perciò di ardua interpretazione è la reciproca rigidità caratteriale dei due soggetti, la loro identità di ‘uomini soli al comando’ tenacemente orgogliosi dell’esclusiva identità di leader, in ruoli diversi, non esattamente coincidenti. Ovvia la domanda: “Spalletti tende a vincere il giro di poker con in mano i quattro assi del titolo appena conquistato? De Laurentiis gli propone un rinnovo di contratto ritenuto economicamente sottovalutato per il ruolo di stratega scudettato?” Con identica motivazione si potrebbe interpretare, non smentito, l’annunciato esodo di Giuntoli in casa Fiat-Juve. Fantasie complottiste o intuitive deduzioni?

Il caso è solo all’inizio, ma l’avvio sembra annunciare l’incipit infausto di un confronto che racconta il ‘no’ del tecnico all’offerta di un contratto biennale. I termini economici della trattativa non sono noti. Palese è la contrarietà di Spalletti. Pensa forse non sia una trattativa adeguata ai meriti per la conquista dello scudetto? O non è sicuro di non poter bissare la cavalcata trionfale degli azzurri sporcata dalle ultime partite, complici i giocatori che contro la sua volontà avrebbero tirato i remi in barca e disonorato il titolo conquistato? Un dettaglio. Il presidente dice di non essersi complimentato a caldo con lo spogliatoio del dopo partita di Udine (sicurezza di aver conquistato lo scudetto) e in particolare con l’allenatore, per non intromettersi nella festa dei protagonisti, ma tecnico toscano Spalletti dissente e per ora ha rifiutato l’offerta di rinnovo del contratto.

Domenica Napoli-Inter potrebbe dissipare o confermare dubbi e supposizioni. Vedremo in campo la squadra delle meraviglie, invidiata da mezzo mondo e la prestazione convincente indurrà De Laurentiis a tentare Spalletti con un’offerta irrinunciabile, o sarà il Napoli delle ultime giornate, dello 0 a 4 subìto dal Milan, di un non copia-incolla degli azzurri imbattibili? E Spalletti andrebbe via con pochi rimpianti del Maradona Stadio.

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